SOURCE: il pannello solare che produce anche acqua potabile

L’acqua è un bene essenziale per l’uomo e per la sua sopravvivenza ed è utilizzata in importanti ambiti tra cui , ad esempio, l’agricoltura.

Esistono purtroppo ancora dei paesi nel mondo in cui l’approvvigionamento idrico è molto scarso e difficile e questo causa molti disagi a moltissime persone.

PAESI PIU’ POVERI DI ACQUA NEL MONDO

I Paesi più poveri di acqua sono: INord Africa ( in particolare la regione del Sahara), l’Africa orientale, l’Africa meridionale, il Medio Oriente, la Cina, il Messico e l’India.

In queste zone si concentrano circa 2 miliardi di persone con un’ esigua disponibilità di acqua tanto che per loro lo stress idrico rappresenta un grande problema.

In Africa e in Medio Oriente ,ad esempio,  sono quasi 9 bambini su 10 a vivere in aree dove scarseggia l’ acqua potabile.

In queste zone del mondo , mancando l’acqua pulita, ci sono malattie mortali , malnutrizione e mancanza di servizi igienici.

Secondo Bertrand Bainvel – Vicedirettore regionale dell’UNICEF per il Medio Oriente e il Nord Africa- : “Ormai l’accesso all’acqua è diventato causa di conflitti e sfollamenti”.

L’IDROPANNELLO SOLARE SOURCE

Per poter aiutare le persone a cui manca l’acqua è stato creato un innovativo pannello solare ,chiamato Source, in grado di produrre sia energia che acqua potabile.

E’ stato sviluppato dalla start-up Zero Mass Water, una spin-off dell’università dell’Arizona.

Si tratta di un efficientissimo idropannello capace di catturare il vapore acqueo presente nell’aria per poi trasformarlo in liquido.

Non solo questo dispositivo produce anche acqua potabile ma ha un potenziale di assorbimento grandissimo: ciascun pannello riesce ad assorbire fino a 10 litri di acqua al giorno e a ricavarne dai 2 ai 5 litri. 

COME FUNZIONA

Il sistema possiede un modulo fotovoltaico standard insieme a due idropannelli : uno che genera energia e l’altro che assorbe l’umidità presente nell’atmosfera.

Una parte dell’energia solare accumulata viene immagazzinata da una batteria di accumulo e un’altra viene utilizzata invece per innescare un ciclo di condensazione ed evaporazione dell’acqua ripulita dalle sostanze inquinanti e riportata allo stato liquido.

Successivamente l’acqua ricavata viene filtrata e addolcita anche mediante l’ausilio di diversi strati di minerali tra cui calcio e magnesio, per poterla rendere potabile.

Poi l’acqua è raccolta e conservata in un serbatoio di bordo da 30 litri il cui deflusso del dispositivo può essere collegato direttamente ai rubinetti delle abitazioni.

Questo pannello è l’ideale per poter produrre acqua potabile in tutti quei paesi in cui vi è scarsità di risorse idriche e dove mancano le infrastrutture necessarie per garantire l’accesso sicuro e costante all’acqua.

Il dispositivo è stato testato anche per funzionare in zone particolarmente aride con poca umidità come l’Arizona dove Source è stato installato nel quartier generale della start up fondatrice del progetto. Questo posto è una delle regioni più aride al mondo e il pannello ha funzionato perfettamente.

L’area di Phoenix-Metro può scendere al di sotto del 5% di umidità relativa in estate, e Source produce ancora acqua in queste condizioni incredibilmente secche” – ha dichiarato Friesen- il fondatore della start up che ha creato il famoso pannello-.

Source, inoltre, è già stato testato in diverse parti del mondo ed è  facilmente reperibile sul mercato.

Questo idropannello costa circa 4mila dollari più i costi di installazione.

Il sistema è stato progettato per durare circa 10 anni.

E’ veramente un’invenzione utile e che potrebbe aiutare tante persone senza acqua potabile.

Grazia Crocco

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Grazia Crocco Autore