Droni postini e robot magazzinieri

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I Droni invece dei postini. Il colosso statunitense dell’e-commerce Amazon, nel maggio 2017, ha ottenuto dall’US Patent and Trademark Office l’autorizzazione per brevettare un sistema di consegne dei pacchi ordinati dai propri clienti via drone.

Questo innovativo sistema permetterà ad ogni pacco, tramite un paracadute, di essere sganciato automaticamente dal drone per poi ritornare al centro di distribuzione.

E’ a Cambridge, in Inghilterra, che Amazon ha effettuato la prima consegna via drone; un anziano signore, infatti, ha visto recapitarsi il suo ordine in giardino: una Fire Tv insieme ad un pacchetto di popcorn.

Il drone per effettuare la consegna, un pacco di poco superiore a 2 Kg, ha impiegato circa 13 minuti ed è giunto a destinazione dopo aver volato sopra la campagna inglese.

L’azienda mira a portare avanti questo programma sperimentale finalizzato alla consegna in soli trenta minuti dei pacchi richiesti dai clienti velocizzando, in questo modo, la consegna della merce.

Il drone viene controllato in tutte le operazioni di volo e di atterraggio da alcuni responsabili di Amazon ; il cliente dovrà dall’altra parte fornirsi di piattaforma di atterraggio.

Le varie consegne via drone potranno essere effettuate durante tutta la settimana, possibilmente di giorno e con condizioni climatiche favorevoli.

I droni al momento possono consegnare solamente pacchi il cui peso è al di sotto dei cinque kg.

Amazon ha avuto diversi problemi, tuttavia, nella regolarizzazione di questa nuova procedura di consegna.

In America, ad esempio la  Federal Aviation Administration( l’agenzia del Dipartimento dei Trasporti statunitense che si occupa di regolare e sovrintendere a ogni aspetto riguardante l’aviazione civile), ha posto alcune limitazioni all’uso dei droni per le consegne tanto che il colosso statunitense ha dovuto sperimentare questa nuova tecnica in Inghilterra, paese più favorevole.

Oltre alla Gran Bretagna anche Israele ha dato la sua disponibilità per la sperimentazione dei droni.

Amazon punta molto sulla tecnologia e sul futuro tanto che a Dunstable, nel Regno Unito, in uno dei tre centri logistici Uk sono direttamente i robot a svolgere le funzioni principali che prima erano di competenza dei magazzinieri.

Questi “robot magazzinieri” pesano 140 kg e ne sollevano fino a 340, si si muovono su due ruote avanti e indietro per il magazzino, lavorando per circa 20 ore, con 4 ore di stop per cambi turno e piccole manutenzioni e sono alimentati a batteria.

Sono 5 su 31 i magazzini Amazon in cui viene utilizzata questa nuova tecnologia, tra cui uno è presente in Polonia e uno in Spagna. A breve a Passo Corese, vicino Roma, aprirà un nuovo magazzino di Amazon ultra tecnologico in grado di offrire entro tre anni circa 1200 poti di lavoro.

Questi robot sono guidati da un software prodotto da Amazon Robotics.

Questo sistema tecnologico può essere applicato, ad oggi, al 40% della merce, esclusi gli indumenti e gli oggetti che occupano molto spazio.

Grazia Crocco

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