Pagamenti digitali: le misure adottate dall’Italia

Finalmente l’Italia   sta scoprendo seriamente l’utilizzo dei pagamenti digitali.

In base ai risultati di un’indagine della Banca d’Italia e della Bce dello scorso anno, a frenare gli italiani nell’abbandonare il contante è soprattutto la convinzione che i pagamenti digitali e in particolare quelli contactless siano meno comodi, meno veloci e meno sicuri.
Invece non è affatto così. Oggi bastano pochi passaggi per associare una carta di credito a uno 
smartphone attraverso i vari Google Pay, Apple Pay o Samsung Pay (ma anche servizi come l’italianissimo SatisPay) e poter lasciare a casa il portafogli senza scendere a compromessi con i propri acquisti.

Il governo italiano sta adottando una serie di misure per favorire l’attuazione dei pagamenti digitali invece che del contante tra cui il

Il  Piano Italia Cashless.

Elaborato dal Governo con l’obiettivo di promuovere l’utilizzo dei pagamenti digitali si inserisce in un contesto di forte arretratezza dell’Italia sul fronte dei pagamenti digitali, seppur caratterizzato da qualche timido segnale di miglioramento in questo periodo di emergenza sanitaria durante il quale i pagamenti digitali hanno dimostrato di poter essere un valido alleato dei cittadini nella lotta alla diffusione del virus e nel supporto agli acquisti a distanza.

Perché è importante farlo? Innanzitutto, un maggiore utilizzo dei pagamenti digitali può avere effetti positivi sul grado di modernità del paese. Queste tecnologie, infatti, abilitano servizi innovativi che il contante preclude, si pensi per esempio ai servizi di smart mobility ormai diffusi nelle principali città italiane, oppure al supporto che i pagamenti elettronici hanno dato agli acquisti online nei difficili mesi del lockdown. Inoltre, questo piano si inserisce nel più ampio quadro di lotta all’evasione fiscale: un problema ormai radicato nel contesto italiano e mai affrontato con decisione dalla classe politica negli ultimi anni.

E’ ormai noto il ricorso alla lotta al contante nel tentativo di contrastare l’evasione fiscale e l’economia sommersa: la possibilità di tracciare le transazioni e di collegarle a un soggetto specifico rappresentano un forte deterrente per chi vuole evadere.

Il Piano Italia Cashless è articolato e inclusivo: comprende misure di vario tipo, sia incentivi sia deterrenti, indirizzate sia ai consumatori sia agli esercenti. Inoltre, vi è anche un dialogo aperto con i principali attori del mondo bancario.

Dal 1° luglio 2020 è stata introdotta, infatti, la modifica del limite all’utilizzo del contante, ridotto a 2.000 euro e che scenderà ulteriormente a 1.000 euro a partire dal 1° gennaio 2022.

Durante il periodo natalizio è stata introdotta la misura del  cashback  che prevede la restituzione del 10% di quanto speso per i consumi in negozio. Sono dunque esclusi gli acquisti online, per i quali il pagamento in contanti è poco utilizzato e in molti casi neanche possibile. Stando alle ultime indiscrezioni i rimborsi avverranno su base semestrale, con limiti sia di valore sia di numero delle transazioni. Saranno necessarie però almeno 50 operazioni a semestre in modalità cashless per una spesa complessiva fino a 1.500 euro. I consumatori potranno quindi ricevere fino a 150 euro ogni sei mesi, 300 euro in un anno.

Poi c è lo strumento del supercashback:  ovvero un premio da tremila euro che verrà riconosciuto ai primi 100.000 cittadini che useranno maggiormente gli strumenti di pagamento elettronici. Per ottenere il premio conterà il numero di operazioni effettuate, non l’importo speso.

L’ultimo incentivo previsto è l’ormai celebre Lotteria nazionale degli scontrini, che doveva partire dal 1° gennaio 2021, ma è stata posticipata e saranno l’Agenzia delle Entrate e delle Dogane a definire quando si partirà.

Alla lotteria possono partecipare tutti i cittadini maggiorenni e residenti in Italia che acquistano beni e servizi: ogni acquisto, anche se effettuato in contanti, dà diritto ad 1 biglietto virtuale per ogni euro speso. Per partecipare è necessario fornire all’esercente il proprio “codice lotteria”, ottenibile inserendo il codice fiscale sul “Portale lotteria”. È prevista anche un’estrazione aggiuntiva, detta “zero contanti”, riservata a chi effettua acquisti con pagamenti digitali e che prevede premi più elevati, riservati anche agli esercenti. Anche in questo caso, l’accesso alla lotteria non è immediato, ma è necessario iscriversi digitalmente al Portale della lotteria e fornire, per ogni acquisto, il proprio codice lotteria al momento del pagamento.

Grazia Crocco

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