Dopo l’Austria e la Svezia è l’Italia che conquista il terzo posto del Green economy index , ovvero l’indice che dal 2010 viene utilizzato da circa sessanta paesi per controllare, attraverso alcuni indicatori, il livello di sostenibilità dell’economia di una nazione ed il suo impatto ambientale .
In Europa, i Paesi che dimostrano di avere un’economia più green si trovano tra il Sud-Ovest e il Nord Est, insieme ad altri come il Portogallo, la Spagna, l’Olanda, la Svezia e la Danimarca.
L’Italia risulta essere oggi al terzo posto grazie ad un’efficienza riscontrata nell’ applicazione di tutti quanti gli indicatori, pur non avendo una leadership in nessun settore specifico ambientale in particolare.
L’Italia possiede un alto livello di certificazioni ambientali grazie alla sua efficienza energetica, ai soldi destinati alla protezione ambientale, alla superficie destinata alle colture biologiche (circa il 10% contro la media UE del 5,7%), al basso tasso di polveri sottili e di emissioni medie di CO2 emesse nelle città.
Sono soprattutto le città del Nord ad eccellere nella green economy. L’Italia produrrebbe maggiori risultati positivi se anche le città del Sud facessero lo stesso e si allineassero agli indicatori preposti.
Le imprese italiane che invece hanno ottenuto il Premio Sviluppo Sostenibile 2015 risultano essere la piattaforma di Sharing mobility Bla Bla car, che si occupa di car sharing permettendo a chi usufruisce del servizio di percorrere diverse tratte a poco prezzo, permettendo così una grande risparmio e Mercatino, una azienda di Verona che si occupa di riciclare l’usato, favorendo così un grande rispetto dell’ambiente e permettendo a molti oggetti usati di essere riciclati e così divenire nuovamente utilizzabili.
Puntare sulla sostenibilità ambientale per le imprese risulta anche essere conveniente e proficuo.
Grazia Crocco