Importanti novità per il governo israeliano: Il Knesset parlamento israeliano ha votato,infatti, la fiducia al nuovo governo di Naftali Bennett, il primo in 12 anni a non essere guidato da Benjamin Netanyahu.
Bennett ricoprirà il ruolo di premier fino a settembre 2023, poi lascerà il posto a Yair Lapid, leader dei centristi di Yesh Atid, che guiderà l’esecutivo per altri due anni
L’ex capo dell’opposizione Benny Gantz rimarrà ministro della Difesa. Gideon Sa’ar, sarà leader del partito di destra, New Hope, sarà prima ministro della Giustizia e poi degli Esteri. Alla sinistra sono stati assegnati i ministeri della Sanità e dei Trasporti, mentre Avigdor Lieberman, leader di Yisrael Beiteinu, partito laico di destra, sarà ministro delle Finanze e Ayelet Shaked – astro nascente della destra nazionalista – sarà inizialmente ministra dell’Interno e poi ministra della Giustizia.
Il nuovo governo avrà 27 ministri, di cui nove donne.
Questo nuovo esecutivo interrompe, di fatto, uno stallo politico che durava due anni, dove in Israele sono state necessarie quattro elezioni generali per arrivare all’ attuale maggioranza che è composta da 8 partiti molto diversi tra loro: 3 di destra – Yamina (Bennett), Israele casa Nostra (Lieberman) e Nuova Speranza (Saar); 2 di centro – C’e’ futuro (Lapid), Blu Bianco (Gantz); 2 di sinistra – Laburisti (Micaheli) e Meretz (Horowitz); e Raam (Abbas), formazione araba islamista, per la prima volta al potere.
Il nuovo Premier ha ottenuto il voto soltanto di 60 dei 120 deputati del Knesset, con 59 contrari e un astenuto. Il 13 giugno questo nuovo governo ha tenuto la sua prima riunione di gabinetto.
Bennett si definisce un ebreo ortodosso moderno, nato nel 1972 da genitori statunitensi che si erano trasferiti in Israele da San Francisco è stato un imprenditore milionario nel settore dell’high-tech, prima di entrare in politica, nel 2006, proprio nel Likud, lo stesso partito dell’ex primo ministro, Benjamin Netanyahu.
Nel suo primo discorso ai ministri Bennett ha dichiarato: “Siamo all’inizio di nuovi giorni” ed ha poi definito l’istituzione di un nuovo governo “una meraviglia”. Quindi, il premier ha assicurato di essere pronto a lavorare per “riparare la divisione nella nazione”, dopo due anni di stallo politico.
Nel suo primo discorso, il nuovo leader israeliano ha affermato che il paese “manterrà la piena libertà di agire” per negare le armi nucleari all’Iran, indipendentemente dall’esito di negoziati internazionali in corso per ripristinare l’Accordo del 2015.
Naftali Bennett ha anche minacciato di colpire Hamas con un “muro di ferro” se il gruppo sferrerà nuovi attacchi contro gli israeliani.
Anche il Premier statunitense Joe Biden si è congratulato con il neo premier Nafatli Bennett e tutti i nuovi membri del governo israeliano. Ed ha assicurato che con Bennett lavorerà per rafforzare tutti gli “aspetti della nostra stretta e duratura relazione“. “Israele non ha amico migliore degli Stati Uniti. Il legame che unisce la nostra gente è la prova dei nostri valori condivisi e di decenni di cooperazione“, -aggiunge Biden- definendo deciso e incrollabile il sostegno americano alla sicurezza di Israele. “La mia amministrazione è pienamente impegnata a lavorare con il governo di Israele“.
Grazia Crocco