A settembre 2020 nell’ambito del Green Deal europeo, la Commissione ha proposto di elevare l’obiettivo della riduzione delle emissioni di gas serra per il 2030, compresi emissioni e assorbimenti, ad almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990.
Ha considerato le azioni necessarie in tutti i settori, compreso un aumento dell’efficienza energetica e dell’energia da fonti rinnovabili, e avvierà il processo per formulare proposte legislative dettagliate nel giugno 2021 al fine di mettere in atto e realizzare questa maggiore ambizione.
Questo consentirà all’UE di progredire verso un’economia climaticamente neutra e il rispetto degli impegni assunti nel quadro dell’accordo di Parigi aggiornando il suo contributo determinato a livello nazionale
Entro il 2030 sono previsti imporanti obiettivi sia per il clima che per l’energia
Gli obiettivi chiave da realizzare entro il 2030 sono :
- una riduzione almeno del 40% delle emissioni di gas a effetto serra (rispetto ai livelli del 1990)
- una quota almeno del 32% di energia rinnovabile
- un miglioramento almeno del 32,5% dell’efficienza energetica.
L’obiettivo di ridurre del 40% i gas serra è ottenuto mediante il sistema di scambio di quote di emissione dell’UE, il regolamento sulla condivisione degli sforzi con gli obiettivi di riduzione delle emissioni degli Stati membri, e il regolamento sull’uso del suolo, il cambiamento di uso del suolo e la silvicoltura.
In questo modo tutti i settori contribuiranno al conseguimento dell’obiettivo del 40% riducendo le emissioni e aumentando gli assorbimenti.
Tutti e tre gli atti legislativi concernenti la questione climatica verranno ora aggiornati allo scopo di mettere in atto la proposta di portare l’obiettivo della riduzione netta delle emissioni di gas serra ad almeno il 55%. La Commissione presenterà le proposte nel giugno 2021.
Un processo di governance trasparente e dinamico contribuirà alla realizzazione degli obiettivi del quadro per il clima e l’energia 2030 in modo efficiente e coerente.
L’UE ha anche adottato una serie di norme integrate di monitoraggio e comunicazione per garantire il progresso verso il conseguimento dei suoi obiettivi in materia di clima ed energia per il 2030 e dei suoi impegni internazionali nel quadro dell’accordo di Parigi.
Inoltre il processo di governance comporta consultazioni con i cittadini e le parti interessate.
In questo ambito gli Stati membri sono tenuti ad adottare piani nazionali integrati per l’energia e il clima per il periodo 2021-2030. Gli Stati membri dovevano presentare i loro progetti di piani entro la fine del 2018 e i piani definitivi entro la fine del 2019.
Nell’ambito del sistema di governance, gli Stati membri sono tenuti a elaborare strategie nazionali a lungo termine e a garantire la coerenza tra tali strategie e i rispettivi piani nazionali per l’energia e il clima.
Un approccio comune durante il periodo fino al 2030 aiuta a garantire la certezza normativa agli investitori e a coordinare gli sforzi dei paesi dell’UE.
l ’obiettivo è quello di realizzare un’economia neutra rispetto al clima e la costruzione di un sistema energetico che:
- assicuri energia a prezzi accessibili a tutti i consumatori
- renda più sicuro l’approvvigionamento energetico dell’UE
- riduca la dipendenza europea dalle importazioni di energia
- crei nuove opportunità di crescita sostenibile e posti di lavoro verdi e
- apporti benefici sul piano dell’ambiente e della salute, ad esempio riducendo l’inquinamento atmosferico.
Grazia Crocco