E’ il paese dove la banda ultralarga ha avuto investimenti enormi, la nazione che grazie al suo sviluppo tecnologico è riuscita a mettere in campo sistemi digitalizzati per operare i tracciamenti in epoca covid, il luogo del mondo dove l’intelligenza artificiale si sperimenta anche all’interno di locali commerciali e ristoranti. La Corea del Sud ha profuso sforzi enormi nella digitalizzazione e nell’informatizzazione utilizzando il 5G in tantissimi campi: dalle smart cities alla medicina, dalla sicurezza alla guida autonoma. Le reti di nuova generazione sono state lanciate nel paese asiatico nella primavera del 2019. Secondo i dati del Ministero della Scienza e dell’ICT coreano, a giugno gli abbonati al 5G erano già 6 milioni saliti, a settembre, a quasi 8. Ad oggi ci sono circa 75 mila torri in 65 città del paese.
«I principali operatori di 5G in Corea sono 3: SKT (SK Telecom), KT e LG Uplus oltre a piccole compagnie», racconta Jongseo Park, producer e direttore di Jw Crony, media company con il quale realizza progetti di realtà virtuale grazie al 5G che nel paese asiatico ha una velocità media di 300 megabit al secondo.
La Corea del Sud è stato la prima nazione a lanciare una rete 5G a livello nazionale, fatto che ne faciliterà lo sviluppo in futuro.
La tecnologia infatti è stata un elemento chiave del progresso per rendere la Corea la dodicesima economia più grande a livello planetario, con Samsung Electronics che è cresciuta fino a diventare il più grande produttore di smartphone e chip al mondo. Su questo solco si inscrive la decisione del governo di Seoul di sostenere la guida di veicoli autonomi come nuovo motore di crescita industriale.
Secondo le intenzioni del Ministero dei Trasporti si prevede l’installazione di sistemi di trasporto intelligenti su tutti i 5.400 chilometri di autostrada entro il 2024 per consentire la comunicazione tra veicoli e infrastrutture. I lavori sono già stati completati su 85 chilometri di autostrada a sud di Seoul, con la capacità di fornire informazioni sui movimenti dei veicoli ai sistemi di assistenza alla guida, in tempo reale.
Sono 93 i veicoli autonomi immatricolati, di cui 31 con una licenza temporanea, e possono circolare su 6.700 km di strade, dati che segnano un incremento del 284% rispetto allo scorso anno.
“Dobbiamo mostrare alle persone i dati di una mobilità senza incidenti nel lungo periodo – sottolinea Jongseo Park – è l’unico modo per il quale i cittadini si sentiranno veramente al sicuro guidando un’auto a guida autonoma. La magia – conclude – non avviene mai da sola!”
Monica Pinata