SOS ossigeno: via libera ai concentratori

Per combattere il Covid 19 e per curare i pazienti più gravi è necessaria una quantità notevole di bombole di ossigeno, soprattutto all’interno degli ospedali.

La Regione Campania, carente di bombole di ossigeno ha emanato un’ordinanza per reperire macchine in grado di aumentare la concentrazione di ossigeno nell’aria da somministrare ai pazienti Covid a domicilio attraverso dei caschetti. 

Si tratta di grandi bombole di ossigeno liquido, normalmente dispensato dalle Asl solo per i pazienti con patologie respiratorie croniche,  come alternativa alle bombole di ossigeno gassoso reperibili in farmacia.
I concentratori di aria e le bombole di ossigeno liquido possono essere prescritti dai medici di Medicina generale e la ricetta vale sull’intero territorio regionale.

Nell’ultimo decennio, le grandi aziende dell’healthcare hanno concentrato le loro risorse per lo sviluppo di tecnologie importanti per l’ossigenoterapia, come i concentratori di ossigeno portatile, (e stazionari), che sono un ottimo strumento per migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da patologie respiratorie

I concentratori di ossigeno portatili sono dispositivi che producono ossigeno all’istante, a differenza delle bombole e degli stroller dove l’ossigeno è stoccato all’interno.

Il concentratore di ossigeno funziona grazie ad un meccanismo molto semplice e soprattutto sicuro: setaccia l’aria dall’esterno rilasciando solamente l’ossigeno puro fino al 96%. L’aria viene, in questo modo, scomposta nelle sue componenti principali tramite dei filtri di zeolite, il minerale che permette di effettuare questa “operazione”. Utilizzando un saturimetro si può testare l’effettiva validità dell’apparecchiatura.

La vera rivoluzione pero’ sta nel funzionamento tramite le batterie che sono in grado di garantire una durata di prestazione anche di 9 ore e talvolta un’autonomia virtualmente illimitata grazie alla possibilità di essere ricaricati ovunque vi sia una presa elettrica (casa, bar, auto, treno etc.)

Lo strumento è anche poco ingombrante e pesa massimo di 2,5 kg come alcuni modelli di ultimissima generazione che raggiungono una potenza di erogazione pari a 6lt/m.

Inoltre sul mercato sono presenti diversi modelli con tante caratteristiche, capaci di rispondere a tutte le esigenze dei pazienti affetti da patologie respiratorie.

Il 95% dei concentratori portatili di ossigeno sono approvati dalla FAA (Federal Aviation Administration) e dalla stragrande maggioranza delle compagnie aeree europee. Basta infatti chiamare al momento dell’acquisto del biglietto aereo la propria compagnia e specificare l’uso del concentratore portatile di ossigeno attraverso la compilazione di un modulo apposito nel quale si specifichi la patologia per la quale si usa

In Italia è possibile trovare anche i concentratori di ossigeno stazionari, che sono di dimensioni più grandi e potenti rispetto ai portatili ma che funzionano allo stesso modo. Spesso sono destinati a pazienti la cui terapia avviene prevalentemente a livello domiciliare e che hanno bisogno dell’ossigeno 24 ore su 24 .

Gli accessori correttamente abbinati quali occhiali, tubi di prolunga, umidificatori ecc., garantiscono una terapia ottimale abbinata al massimo comfort possibile e soprattutto sicura. L’utilizzo o l’acquisto di questi apparecchiature non elimina il diritto a ricevere la bombola di ossigeno dalla propria ASL di competenza territoriale che per legge è tenuta a farlo.

Il concentratore di ossigeno è uno strumento che rende l’ossigenoterapia più facile e più sicura. Il c.d.o. elimina l’ansia di rimanere senza ossigeno, un fattore che limita molto la vita al di fuori del domicilio, migliorando la qualità della vita dei pazienti affetti da BPCO o da altre patologie respiratorie. In secondo luogo rende psicologicamente libero il paziente che con le bombole si sente “costretto” a rimanere fuori casa: il fattore psicologico infatti è molto importante per evitare che la patologia respiratoria si aggravi.

I concentratori di ossigeno si possono trovare on line, sui siti delle case produttrici, e sui siti di salute anche se è meglio prima di comprarlo chiedere un consiglio al proprio medico di base.

Grazia Crocco

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Grazia Crocco Autore