Sulla Corea venti di pace

Nel 1945 al termine della seconda guerra mondiale  la Corea fu divisa in due parti: una sotto il controllo russo e l’altro americano all’altezza del 38° parallelo; mentre nella Corea del Sud si ebbero elezioni sotto la supervisione dell’Onu, nello stesso tempo al Nord nasceva la Repubblica Democratica Popolare di Corea, governata dal comunista da Kim Il-sung.

Le due Coree nel 1950 entrarono in conflitto tra loro. La guerra durò tre anni. La Corea del Sud fu appoggiata dall’America e dall’Onu, mentre quella del Nord dalla Russia.

La minaccia dell’utilizzo di armi nucleari comportò un atteggiamento distensivo da entrambe le parti , successivamente il Presidente americano Truman aprì le trattative con la Corea del Nord.

Il conflitto, costato la vita di circa 3 milioni di persone, ripristinò la situazione antecedente .  

Dopo il conflitto la Corea del Nord ha cercato di dotarsi di armi nucleari e di un potente esercito.

L’America e l’Occidente in generale hanno sempre contrastato questo tipo di politica della dinastia Jong- Un.

Numerose sono state le provocazioni da parte di Kim Jong- Un che ha minacciato piu’ volte pubblicamente gli Stati Uniti e la Corea del Sud. Inoltre ha cercato di sviluppare un arsenale nucleare sia per difesa he per attacco. Per questo l’incontro tra Trump ed il leader coreano è stato un passaggio storico che puo’ cambiare le sorti del mondo.

Ma cosa si sono detti i due leader ? Innanzitutto hanno deciso di lasciarsi alle spalle un passato bellicoso e di risolvere finalmente alcune spinose questioni. L’incontro è durato 38 minuti come il 38esimo parallelo che divide Corea del Nord e Corea del sud. Nel documento finale i punti chiave sono 4; Usa e Corea del Nord si impegnano a stabilire nuove relazioni bilaterali; sforzo congiunto di mantenere la pace nella Penisola Coreana; la Corea del Nord si impegna per la completa denuclearizzazione e alla restituzione dei corpi dei caduti americani nella guerra di Corea.

Ora ovviamente occorrerà che le parti si impegnino rispettare gli accordi stabiliti. Ogni provocazione da una delle parti potrebbe infatti annullare gli sforzi profusi per la pace. Da un lato Trump dovrà avere fiducia nel leader nord coreano senza diffidenze. Dall’altro Russia e Cina, tradizionali alleati della Corea del Nord, dovranno convincere Kim Jong Un a rispettare gli impegni per il bene del mondo.

Grazia Crocco

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