L’Associazione Mondiale della Strada che mi è stata affidata e che comprende oltre 120 Paesi del mondo è in salute eccellente.
Nel venire incontro alle esigenze tecniche ed alle aspettative di Paesi molto diversi tra loro, l’Associazione ha saputo sviluppare e mantenere nel tempo nuovi prodotti, quali i manuali elettronici ed i progetti speciali. Nel contempo ha saputo ridelineare senza interruzioni la sua politica linguistica raggiungendo il numero più vasto dei suoi membri, se non altro tramite l’utilizzo delle lingue più diffuse.
All’inizio del mio mandato, desidero porre l’accento su tre pilastri principali che caratterizzeranno la mia azione con il vostro supporto.
La Comunicazione, innanzitutto, il che è del tutto normale in quanto ho presieduto la commissione comunicazione…ma è passato già qualche anno. L’Associazione Mondiale della Strada è un’organizzazione centenaria ma che ringiovanisce senza sosta: ancor più che nel passato, deve far conoscere le sue attività e la qualità dei suoi prodotti sia al grande pubblico sia ai propri membri.
L’attuazione del Piano Strategico relativo al ciclo che iniziamo insieme, e poi, la definizione del piano successivo: questo è di fatto il cuore stesso dell’azione dell’Associazione Mondiale della Strada. Insieme, dovremo raggiungere gli obiettivi del piano adottato nel 2015, al fine di valorizzarne i benefici per il congresso di Abu Dhabi, ottobre 2019.
La solidità finanziaria dell’Associazione, infine, che il nuovo Presidente deve avocare a sé sin dall’inizio del suo insediamento. Se la World Road Association è in buona salute, è bene ciononostante restare vigili, ricercare le risorse che le permettano di migliorare costantemente la sua risposta alle esigenze dei suoi membri ed avere il coraggio delle proprie ambizioni.
Questi obiettivi non saranno raggiunti senza il concorso di tutti e mi piacerebbe che le parole “collaborazione” e “dialogo” fossero il segno distintivo del mio mandato: con i membri, in particolare i governi ed i loro Primi Delegati, certamente, ma anche con le numerose associazioni stradali regionali, che sono già in stretta relazione con l’Associazione, e che ci permetteranno di rispondere alle aspettative di ciascuno in maniera più adeguata; infine, con altre grandi associazioni di professionisti in un contesto dove la multi-modalità del trasporto implica una maggiore apertura per tutti. Sono consapevole che questo spirito di cooperazione sarà anche quello dell’équipe della Segreteria generale, che ho incontrato recentemente, la cui devozione indefessa vorrei qui ricordare e lodare. Nel concludere questo articolo, sono lusingato dell’onore che mi è stato dato dal Consiglio affidandomi una simile missione; mi approccio ad essa con umiltà ma con la fierezza e l’orgoglio che al mio piccolo paese, il Belgio, membro fondatore dell’Associazione Mondiale della Strada e che ha accolto due Congressi Mondiali nel 1901 e 1987, sia stato chiesto di assumere la presidenza di questa Associazione.
Claude Van Rooten ( Presidente World Road Association)