Se la fertilità di Bolzano fosse così anche nel resto d’Italia saremo tra i Paesi più fertili d’Europa. E invece la provincia autonoma rappresenta una rara eccezione in un Paese dalle culle sempre più vuote.
Così si registra un nuovo record negativo di denatalità in Italia: nel 2016 ci sono state solamente 474mila nascite secondo l’Istat, con circa 12000 neonati in meno rispetto al 2015. Questo dato ci fa scendere agli ultimi posti delle classifiche europee per tasso di natalità.
Il Presidente del Codacons Francesco Tanasi ’associazione dei consumatori, tenta di spiegarne le cause attraverso queste riflessioni «La situazione di indeterminatezza e di generale impoverimento del ceto medio registrata in Italia negli ultimi anni, ha reso sempre più difficile per le famiglie mettere al mondo un figlio. I costi per mantenere un bambino, infatti, sono costantemente saliti, arrivando a sfiorare nei primi anni di vita, quota 10mila euro all’anno tra alimentari, biancheria, carrozzine, passeggini, culle, spese mediche, asili nido, baby sitter, ecc. A fronte di tali costi in crescita, il potere d’acquisto e la capacità di spesa delle famiglie hanno subito una forte contrazione, rendendo impossibile per una consistente fetta di popolazione permettersi le spese legate alla nascita di un figlio. Senza dubbio oggi molti italiani non possono più permettersi di mettere al mondo un bambino, e sono costretti a rimandare a tempi migliori il proposito di diventare genitori, in assenza anche di un sostegno concreto da parte dello Stato, come attestano i dati diffusi oggi dall’Istat».
Complessivamente in Italia c’è stato questo calo ma a Bolzano in Trentino Alto Adige, si fanno più figli con una media di 1,78 figli pro capite contro quella nazionale di 1,34 figli per madre.
Il Trentino ha puntato sul favorire la natalità tanto che nel 2011 è stata istituita l’Agenzia della Famiglia che ha aiutato circa 37.000 nuclei familiari; nel 2016 circa 47.000, con fondi pari a 73 milioni annui.
Per le famiglie che hanno un reddito non superiore agli 80000 euro l’anno è previsto un assegno di 200 euro al mese per i bambini fino al terzo anno di vita.
Per ottenere l’assegno è necessario anche avere una residenza fissa da cinque anni o bisogna essere coniugati con una persona con questi requisiti.
Altre misure di sostegno in favore delle nascite sono i congedi parentali e le agevolazioni per le madri single.
Nel nostro Paese è aumentata anche l’età media per avere un figlio. La maggior parte delle mamme prima di mettere al mondo un figlio pensa ad istruirsi, seguire corsi di formazione, fare esperienze lavorative o di formazione all’estero, cercare un buon lavoro e fare carriera. Le mamme italiane di oggi hanno un ‘età media di 31 anni contro il resto delle mamme europee che fanno figli sotto i 30 anni.
Oltre al lavoro è fondamentale per una coppia che desidera un figlio avere anche una casa. O si opta per l’affitto o si deve acquistare l’immobile e nella maggior parte dei casi serve un mutuo. Questa precarietà frena spesso i giovani nel formare presto una famiglia .
Per evitare che l’Italia diventi un Paese “per vecchi” o popolato per la maggior parte da figli di immigrati, dovremo copiare l’ esempio della Provincia di Bolzano e innanzitutto incentivare le famiglie con bonus bebé ;cercare di ridurre la disoccupazione che è uno dei motivi principali per cui in Italia non si fanno figli e quindi garantire più stabilità a coloro che ne vogliono avere .
Grazia Crocco