Phelps: eccellenza del nuoto e della volontà

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L’americano Michael Phelps è l’atleta che ha vinto più medaglie olimpiche al mondo. Da quando ha cominciato a nuotare ne ha conquistate 23 ed è anche il primo nuotatore ad aver vinto in quattro diverse Olimpiadi la stessa disciplina individuale, oltre che due prove a squadre.

Ma la sua vita è fatta anche di dolore, non solo di record strabilianti.

Nato a Baltimora, in America, il 30 giugno 1985, Phelps cresce con la madre a causa del doloroso divorzio dei suoi genitori e a 7 anni incomincia a praticare nuoto .

Dopo qualche anno, inizia a partecipare alle prime gare.

Gli viene diagnosticato l’ADHD, il disturbo da deficit di attenzione ed iperattività, si cura, e poi riesce a continuare senza problemi l’attività agonistica nonostante il suo fisico venga considerato sproporzionato dai tecnici (gambe troppo corte rispetto alle lunghe braccia ed ai piedi).

Ai Campionati mondiali di Fukuoka del 2001 inizia a vincere le prime medaglie d’oro fino ad arrivare all’ultima olimpiade di Rio in cui vince 5 ori olimpici ed un argento e comunica la sua volontà di ritirarsi dal mondo del nuoto.

Dopo le olimpiadi di Londra lo squalo di Baltimora attraversa qualche periodo difficile e viene fermato anche ubriaco dalla polizia.

Ora si è riconciliato con il padre e vuole dedicarsi alla compagna che sposerà presto e al piccolo figlio Boomer e poi deciderà come impiegare la sua esperienza e grande forza di volontà, se allenando o se aprendo un’attività imprenditoriale .

Phelps è l’esempio vivente che se si vuol realizzare un obiettivo bisogna andarselo a guadagnare, vincendo mille difficoltà e mettendoci tutta la grinta possibile.

Grazia Crocco

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