La Divella produce pasta di semola di grano duro dal 1890 e sorge, come azienda, quando il fondatore, Francesco Divella, costruisce il primo mulino per la macinazione del grano a Rutigliano, in provincia di Bari, un piccolo comune agricolo nel centro delle vaste pianure pugliesi.
Oggi la Divella è un’azienda italiana di eccellenza che produce principalmente pasta ma anche biscotti, conserve, passati, farina, riso, olio, prodotti senza glutine o integrali ed altre ottime specialità. Un’azienda che realizza un fatturato di 326 milioni di euro l’anno esportando prodotti di qualità in tutto il mondo.
Francesco Divella, uno degli amministratori delegati dell’azienda, nel corso di un’intervista recente, ricapitola gli eccellenti numeri di questa impresa: la Divella realizza 220 mila tonnellate di pasta di semola di grano all’anno con oltre 150 formati; macina circa 280 mila tonnellate di grano duro all’anno e 70 mila tonnellate di grano tenero; sforna 90 tonnellate di biscotti al giorno e produce 45 tonnellate di pasta fresca di semola. L’altra area è quella delle conserve di pomodoro, passate in vetro, pelati, cubetti, tutto italiano. Per un totale di 40 milioni di pezzi all’anno.
La Divella, che stando ai dati Nielsen è al secondo posto nel settore pasta in Italia, punta inoltre sulla qualità dei prodotti mantenendo prezzi accessibili a tutte le fasce di consumatori.
L’azienda investe anche sui macchinari ad alta tecnologia e sulla sostenibilità. Di recente, infatti, ha costruito un mini parco fotovoltaico e caldaie di ultime generazione.
La Divella dà lavoro, negli stabilimenti di Rutigliano e di Noicattaro, a 310 persone (più 180 nell’indotto) e crea occupazione anche all’estero.
L’azienda esporta in 180 Paesi tra cui Cina, India, Giappone, Canada, Usa, Centro America, Sud America ed Australia.
I prodotti più commercializzati all’estero sono pasta e biscotti.
L’ultima strategia commerciale lanciata da Divella si chiama “ Gradita”, Italian Food Traditions, un contratto di rete con altre aziende leader del settore agroalimentare, come Coricelli di Spoleto per l’olio d’oliva Cirio, Fratelli Polli, colossi milanesi nella produzione dei sottoli, Callipo, azienda di Pizzo Calabro, Vibo Valentia, brand di primo piano nelle conserve alimentari, tonno e nei gelati. “Un unico biglietto da visita”, spiega Franco Divella, per muoverci insieme, affrontare i mercati internazionali, fiere e missioni all’estero”. La Divella si può considerare così un altro esempio vincente di made in Italy. Un fiore all’occhiello del Sud che sa fare squadra e, nonostante le mille difficoltà logistiche che affliggono il meridione, riesce con passione e competenza, a conquistare i consumatori ed a lasciare il suo segno nel mondo.
Grazia Crocco