Master in finance: la Bocconi nona al mondo

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Il Financial Times conferma per l’università Bocconi il nono posto al mondo nella graduatoria dei migliori programmi «master in Finance».

Cambia anche il rettore che dal primo novembre 2016 sarà Gianmario Verona. Quarantasei anni, ordinario di Economia e Gestione delle Imprese in Bocconi e titolare della Cattedra TIM in Market Innovation, oltre che prorettore alle risorse umane.

Un grande punto a favore dell’università milanese risulta essere quello della certezza quasi matematica di trovare un occupazione per gli studenti che si laureano presso questo ateneo.

I laureati magistrali e coloro che frequentano i vari master offerti, infatti, trovano lavoro sia in Italia che all’estero.

Tra i criteri analizzati dal Financial Times spicca per la laurea biennale della Bocconi il secondo posto al mondo per la valutazione data dai laureati all’efficacia dei servizi di placement e il quarto posto per la mobilità internazionale dei laureati. «Il risultato ottenuto è di grande prestigio e riconosce che placement e internazionalizzazione dei programmi sono i punti di forza della Bocconi», commenta Stefano Caselli, prorettore per l’internazionalizzazione, sottolineando che «un occupato su due di questo corso lavora all’estero, in istituzioni di assoluto prestigio e in particolare a Londra».

Molte università sia pubbliche che private come la LUISS Guido Carli, la Sapienza ecc.. competono a livello mondiale per il livello di efficienza e risorse didattiche da offrire.

Grazia Crocco

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