Il made in Italy cresce all’interno del mercato Statunitense

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Ci sono buone notizie per le imprese italiane che esportano prodotti nel mercato americano.
Di recente, infatti, il made in Italy ha avuto molto successo, favorito anche dal cambio euro- dollaro.
I settori che hanno maggiormente  beneficiato di questo trend commerciale positivo sono stati: quello agroalimentare, della meccanica, della moda, dell’arredamento, dei mezzi di trasporto ed infine  quello manifatturiero.
Ad oggi il nostro Paese detiene circa l’1,9% del mercato statunitense.
Secondo gli ultimi dati rilevati dal Dipartimento del Commercio di Washington, l’export dei prodotti d’eccellenza italiani è cresciuto a gennaio del 26,3%, superando molti altri Paesi europei.
L’Italia, grazie alla qualità del suo export, è risultata essere, ad ottobre, al decimo  posto tra i Paesi fornitori negli Stati Uniti.
Si è registrato anche un aumento di circa il 40% sulle vendite dei prodotti italiani autentici, oltre che l’inserimento di 120 nuovi fornitori e di circa 700 nuove referenze sul mercato.
I prodotti italiani vengono ampiamente richiesti da molte catene di vendita americane poiché sono di qualità e si differenziano dagli altri  prodotti anche per la qualità della lavorazione.
Il settore leader delle esportazioni del made in Italy risulta essere oggi soprattutto quello agro-alimentare.  Nei primi 10 mesi del 2015, infatti, vi è stato un incremento complessivo  di circa il 30% dell’export di prodotti agroalimentari negli Usa, che ha confermato l’Italia come primo fornitore di quel mercato per diversi prodotti, tra cui: vino, olio di oliva, pasta, formaggi, aceto, prosciutto e pomodori.
Tra le eccellenze dei prodotti eno-gastronomici il vino invece risulta oggi essere il prodotto italiano agroalimentare più esportato in assoluto a livello mondiale.
Di recente il ministero dello Sviluppo Economico ha promosso anche una strategia di promozione dei prodotti del made in Italy, basandola su quattro linee principali di azione: degli accordi con le principali catene della Gdo statunitense; il presidio delle maggiori fiere del settore; incoming in Italia dei buyer americani e una  campagna di comunicazione multi-target e multi-canale.
Il Piano sarà in funzione fino alla prossima primavera inoltrata e interesserà ulteriori retailer (sia della Gdo che indipendenti) in aggiunta a quelli già coinvolti e beneficerà di un’ incisiva azione di comunicazione volta ad aiutare i consumatori americani a riconoscere i veri prodotti agroalimentari italiani sugli scaffali americani.
L’Italia si conferma così essere un Paese ricco di eccellenze in grado di competere egregiamente per quanto riguarda l’export, soprattutto in America del Nord.

Grazia Crocco

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