A Londra la pista ciclabile più lunga d’Europa

skycycle_01.jpg

La bicicletta è senza dubbio uno dei modi migliori per spostarsi e gli esperti, sorretti dalle statistiche, affermano che questa sia in città il mezzo più efficiente in assoluto: in un raggio fra 0 e 6 km è statisticamente più veloce, è generalmente più comoda in quanto non vincolata a problemi di parcheggio o di passaggio in aree chiuse al traffico, più ecologica e decisamente più economica.

Delle grandissime potenzialità di questo mezzo di trasporto sono convinti soprattutto gli abitanti della città più popolata dell’Unione europea, la cosmopolita e vivacissima Londra, che già da molti anni vanta un esteso percorso di pista ciclabile.

Nella capitale britannica diventa, infatti, ogni giorno sempre più popolare spostarsi sulle due ruote e tale tendenza è in netta crescita, fortemente incoraggiata dalle istituzioni e dagli amministratori, impegnati a sviluppare progetti in grado di rendere la città “a misura di bicicletta”.

Gli effetti di tali politiche di incentivazione sono evidenti: negli anni recenti il traffico veicolare nella città londinese è diminuito del 25%, mentre il numero dei ciclisti è raddoppiato. Secondo Peter Hendy del Transport for London, a Londra vengono effettuati più di 170.000 viaggi attraverso il centro ogni giorno. Attualmente un quarto del traffico mattutino nelle ore di punta è composto da ciclisti.

Proprio dall’esigenza di creare piste ciclabili sempre più efficienti e in grado di soddisfare la crescente domanda, è nato il progetto della “Crossrail for bikes”, che mira a realizzare la pista ciclabile più lunga d’Europa. Il sindaco Boris Johnson ha appena dato il via libera ai lavori di realizzazione in città, che dovrebbero essere completati entro l’aprile del 2016.

Il progetto prevede due “autostrade” dedicate esclusivamente alle biciclette: le piste a due corsie, che saranno separate dal traffico motorizzato, attraverseranno la capitale da nord a sud (da King’s Cross a Elephant and Castle) e da est a ovest (da Barking ad Action) e si incontreranno proprio nel centro della città.

La vera novità del progetto è che non si tratta di una consueta pista ciclabile ma di un percorso capillare isolato, una corsia completamente separata e protetta dai veicoli a motore, che permetterà ai ciclisti di spostarsi in assoluta sicurezza.

Johnson ha dichiarato che le due corsie fanno parte di un’iniziativa ancora più ampia avente l’obiettivo principale di ridurre la pressione sulle reti stradali e ferroviarie, incrementando la sicurezza e favorendo una considerevole riduzione dei livelli di inquinamento con evidenti benefici sulla qualità dell’aria. Secondo le previsioni, la capacità stimata di ogni percorso sarà di 3000 ciclisti all’ora, equivalenti a 41 bus a due piani o a 5 treni “pieni” della metropolitana all’ora.

Il sindaco si è detto sicuro che la realizzazione delle due “superstrade” porterà grandi benefici per coloro che già utilizzano la bicicletta e sarà sicuramente capace di attrarre migliaia di nuovi ciclisti, producendo risultati impossibili da ottenere con altri più dispendiosi interventi sulla mobilità.

L’iniziativa piace moltissimo ai londinesi: in un sondaggio che ha interessato 21.500 cittadini, l’84% degli intervistati si è detto favorevole.

Da segnalare, infine, anche l’originale proposta dello studio di architettura Gensler, che immagina di trasformare i cunicoli in disuso della metropolitana in veri e propri percorsi dedicati alle biciclette; una pista ciclabile sotterranea con tanto di negozi, bar e ristoranti. L’innovativo progetto prevedrebbe anche l’installazione di una pavimentazione particolare che, sfruttando il movimento ed il peso dei pedoni e dei ciclisti, sarebbe in grado di generare energia. L’ idea di questi creativi architetti ha conquistato il riconoscimento per il Best Conceptual Project ai London Planning Awards 2015.

Valentina Fanuele

Condividi l'articolo

Utente Ospite Autore