Sulle strade della California: diario di viaggio

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A meno che non si voglia affrontare un viaggio che, scalo incluso, può durare oltre ventiquattrore, volare dall’Italia alla west coast significa atterrare a Los Angeles: il collegamento Alitalia diretto e la posizione geografica strategica fanno di LA uno dei migliori punti di partenza di qualsiasi tour negli Stati Uniti occidentali.

Tredici ore di volo sono comunque stancanti, perciò, ritirata l’auto in aeroporto, è consigliabile una breve sosta in hotel. Sceglietelo sul Sunset Boulevard, sarete ovunque in poco tempo. Concludete la giornata con una passeggiata lungo la Walk of Fame. In tutte le maggiori città statunitensi è ormai perfettamente efficiente (e conveniente rispetto al taxi) Uber: usatelo per gli spostamenti brevi, vi liberete anche del seccante momento della mancia.

Il giorno successivo salite in auto con almeno due obiettivi: Universal Studios e tour di Mulholland Drive, Beverly Hills e Rodeo Drive. Da lì, in pochi minuti (evitate le ore di punta), potrete giungere a Santa Monica, dove è possibile parcheggiare comodamente e cenare al tramonto in uno dei tanti ristoranti nei dintorni del molo.

La mattina seguente partenza per San Diego. Un hotel lungo la costa è una scelta pressoché obbligata: Pacific Beach, o le più esclusive Coronado e La Jolla. Tuffatevi negli anni Ottanta visitando – e mangiando se il vostro stomaco se la sente – al Kansas City Barbeque, locale nel quale sono state girate diverse scene del film Top Gun (ed è ancora tutto come allora, c’è addirittura il piano suonato da Goose, l’amico del Tom Cruise alias Maverick). Cenate al Marine Room (al momento della prenotazione chiedete un tavolo affacciato sul mare). Sta a voi decidere quanti giorni trascorrere a San Diego, ma fate in modo di girarla un po’ in auto e di giungere al confine col Messico, anche perché a San Ysidro potreste dedicarvi ad uno shopping sfrenato presso l’outlet Polo Ralph Lauren, dove troverete prezzi veramente incredibili per noi.

Ed ora il Big Sur. Si tratta di un viaggio (da San Diego) di circa otto ore, ma tutt’altro che noiose: ad un certo punto del tragitto si dovrà infatti puntare verso Morro Bay e, da lì, percorrere la “Highway 1”, una scenic drive che vi ripagherà dei chilometri fatti. Il giorno successivo scegliete una o due spiaggie dove godervi questo tratto di Oceano Pacifico veramente unico al mondo (la preferita da molti è Dollar Sand Beach). Doveroso un drink al tramonto al Sierra Mar, bar/ristorante con vista mozzafiato sul mare. Cenate qui se siete abituati a porzioni “minimal”, soggiornate nella struttura che include questo locale, il Post Ranch Inn, se siete disposti a spendere oltre mille dollari a notte.

Lasciato il Big Sur fate rotta per San Francisco, ma non senza trascorrere qualche ora nelle deliziose Carmel e Monterey. A Frisco vi attendono il Pier 39, il Buena Vista Café (in cui è stato per la prima volta servito l’irish coffee “made in USA”), un giro in Cable Car (evitate le file all’inizio del percorso e salite a bordo lungo il tragitto) e una passeggiata con aperitivo nel Cow Hollow, il quartiere più trendy della città. Cena da Gary Danko o a La Folie se amate la ricercatezza, oppure al Foreign Cinema se volete fare indigestione di squisiti granchi ed eccellenti ostriche.

Dopo la west coast ad emozionarvi saranno due tra i più bei parchi del Nord America: il Sequoia (il consiglio è di lasciare San Francisco transitando sul Golden Gate con l’auto, passare per Sausalito e visitare Berkeley) e La Death Valley. Dal Sequoia alla Valle della Morte sono circa otto ore d’auto, ma vale quanto detto per il Big Sur. Un consiglio per rendere più confortevole il tempo che deciderete di trascorre nel Valle: Stovepipe Ranch o Furnace Creek Inn per la notte. Sulle guide che avrete dai Park Rangers agli ingressi troverete tutto quello che c’è da sapere, ma fate in modo di godervi lo spettacolare tramonto su Zabriskie Point.

Tenete a mente che la ricettività all’interno dei parchi è limitatissima, quindi programmate tutto con largo anticipo.

Le ultime tappe del viaggio saranno rigeneranti e gratificanti: anzitutto Las Vegas, da dove poi, ritemprati, volerete a New York.

Buon viaggio!

Luigi Buò

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